Dosi gin tonic: tutto ciò che c’è da sapere!

Marzo 2022

INGREDIENTI PER PREPARARE UN GIN TONIC PERFETTO

La ricetta per creare un gin tonic perfetto è semplicissima, ma le dosi, il giusto bicchiere, la tonica e il ghiaccio devono formare una fusione perfetta.

Bicchiere ideale:

Il Tumbler Glass è il bicchiere più indicato, permette all’aria di circolare e sprigionare al massimo l’aroma del distillato.
Il Ballon Glass invece è quello il più usato negli ultimi anni, che con la sua forma a coppa e il lungo stelo, permette al ghiaccio uno scioglimento più lento evitando il calore della mano a contatto con il bicchiere.

La Tonica:

Fondamentale per un Gin a regola d’arte, deve essere servita fresca e può essere dissetante, amara, frizzante o aromatica è solo il gusto personale che permette di scegliere quale abbinare al tuo Cocktail.

Tra le più famose troviamo: Fever Tree,1724 Tonic Water, Schweppes, Indi & Co.

Il Ghiaccio:

Non deve essere sottovalutato, è basilare usare un cubo di grandi dimensioni, si scioglierà più lentamente e non annacquerà il vostro Gin.
L’iceball che viene usata in molti bar è la soluzione perfetta.

La scelta del Gin:

È soggettiva, ve ne sono di moltissimi e da diverse parti del mondo, ma una cosa accomuna i migliori è il sentore del ginepro, che deve essere secco e pulito, ma anche diretto e sincero, sta a voi trovare il vostro.
Il consiglio è quello di alternare diverse qualità e abbinarlo a varianti di tonica premium.

Guarnizioni:

Per completare questo magnifico percorso andiamo a guarnire con scorza o fetta di agrumi oppure spezie come del Rosmarino e Timo.

DOSI E PREPARAZIONE DEL GIN TONIC

Per chi possiede il dosatore (Jigge):

Riempire il bicchiere di ghiaccio, rotearlo per raffreddare il bicchiere e scolare l’acqua in eccesso
5 cl d Gin
12.5 cl di Tonica
Garnish (decorazione con scorza di agrumi o spezie a piacimento)

A casa vostra (Senza Jiggie):

Senza dosatore potete seguire questa semplice ed efficace procedura:

Riempire il bicchiere di ghiaccio, rotearlo per raffreddare il bicchiere e scolare l’acqua in eccesso
Misurare la quantità di gin dentro una tazzina del caffè, deve essere poco più di mezza tazzina
Non c’è una regola precisa per la tonica, ma in base al proprio gusto se lo si desidera più forte o più leggero.
Garnish (decorazione con scorza di agrumi o spezie a piacimento)

La molteplicità delle occasioni per gustare un buon cocktail è vastissima; dall’aperitivo alla cena, si abbina perfettamente a piatti di pesce o piatti freddi, oppure come dopo serata come digestivo.
Non vi è un’età per bere il Gin a patto che siate maggiorenni.
L’esempio più eclatante è quello della Regina Elisabetta II, che alla veneranda età di 94 primavere, ogni giorno non rinuncia mai al suo consueto bicchiere di Dubonnet (cocktail a base di Gin).
La casa Reale ha lanciato anche il proprio Distillato con erbe raccolte nel giardino di Bukingham Palace a conferma di quanto sia apprezzato tutto questo.

LA STORIA DEL GIN TONIC

È sicuramente uno dei più antichi cocktail, la sua scoperta risale al 1650 quando gli Inglesi lo usavano per combattere la malaria nella colonizzazione in India e miscelavano il chinino, acqua e ghiaccio.

Ma fu’ a Parigi che a cavallo degli anni 80/90 conobbe il suo massimo splendore, i primi ovviamente furono gli studenti che dopo le lezioni si ritrovavano nei bar e nei caffè inebriandosi di così tanta spontanea freschezza, poi successivamente prese piede in tutta Europa.

Ora non ti rimane metterti alla prova nella preparazione, gustare e godere a pieno di questo distillato unico uno dei più polari degli ultimi tempi, che, come dai dati diffusi dalla WSTA, ha toccato vendite pari a 1,9 miliardi di sterline nel 2018.